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Indennità di partenza

Le indennità che a termine del rapporto di lavoro vengono versate al dipendente, di regola fanno parte del salario determinante. In determinate circostanze i versamenti sono del tutto o parzialmente esenti dall'obbligo contributivo.

La partenza volontaria e il pensionamento anticipato deciso autonomamente non fanno parte delle deroghe anche se avvengono sulla base di un piano sociale o in presenza di un regolamento sul pensionamento anticipato. Tali retribuzioni al momento del primo versamento rappresentano interamente salario determinante.

 

Le prestazioni in forma di rendita vengono convertite in prestazioni in capitale. La cassa di compensazione effettua la conversione e stabilisce l'importo determinante. È possibile richiedere un calcolo a riguardo.

 

In casi specifici sono applicabili disposizioni speciali. Ogni caso va verificato singolarmente. Per chiarimenti si consiglia pertanto di contattare direttamente la cassa di compensazione.

In quali casi le prestazioni sociali al termine del rapporto di lavoro sono parzialmente o totalmente esenti da contribuzione?

Certe condizioni, le prestazioni sociali del datore di lavoro sono parzialmente o totalmente esenti da contribuzione in caso di previdenza professionale insufficiente o di licenziamento per motivi aziendali. Le prestazioni possono essere versate in forma di rendite (p. es. le rendite transitorie) e di indennità in capitale (p. es. le indennità di partenza versate al termine del rapporto di lavoro). Le casse di compensazione convertono le rendite in capitale.

Quali prestazioni in caso di previdenza professionale insufficiente vengono escluse dal salario determinante?

Le prestazioni versate dal datore di lavoro al termine di un rapporto di lavoro pluriennale sono escluse dal salario determinante per ogni anno intero in cui il salariato non era assicurato nella previdenza professionale, fino a un importo pari alla metà della rendita di vecchiaia minima mensile vigente al momento del versamento.

Quali prestazioni in caso di previdenza professionale insufficiente fanno parte del salario determinante?

L’importo eccedente la metà della rendita di vecchiaia minima mensile fa parte del salario determinante. L’importo del salario conseguito non conta.

Prestazioni sociali in caso di licenziamento per motivi aziendali: Cosa s’intende per motivi aziendali?

Per motivi aziendali s’intendono la chiusura, la fusione e la ristrutturazione di un’azienda.

Quali prestazioni in caso di licenziamento per motivi aziendali sono escluse dal salario determinante?

In caso di licenziamento per motivi aziendali, sono escluse dal salario determinante le prestazioni il cui importo non supera quattro volte e mezza della rendita di vecchiaia massima annua.

In caso di licenziamento per motivi aziendali quale parte delle prestazioni fa parte del salario determinante?

In caso di licenziamento per motivi aziendali la parte delle prestazioni che supera un importo pari a quattro volte e mezza la rendita di vecchiaia massima annua (CHF 129'060.00 nel 2022) fa parte del salario determinante. L’importo del salario conseguito non conta. Le prestazioni versate sotto forma di rendita vanno convertite in capitale, vale a dire che è necessario determinare il loro valore attuale. Il valore attuale di una rendita corrisponde al capitale che dovrebbe essere investito al tasso d’interesse tecnico al momento della partenza per effettuare i versamenti futuri, tenuto conto della probabilità di vita. Per la conversione viene utilizzato un fattore provvisorio.

Stefan Schmid

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