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Contributi dei datori di lavoro

I contributi dell'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS), dell'assicurazione per l'invalidità (AI), dell'indennità per perdita di guadagno (IPG) e dell'assicurazione contro la disoccupazione (AD) sono suddivisi tra datori di lavoro e lavoratori. Sono completamente a carico del datore di lavoro i contributi alla cassa di compensazione per assegni familiari (a seconda del cantone), i contributi da versare ai fondi cantonali e i costi amministrativi.

Quali sono i miei obblighi generali di datore di lavoro?

I datori di lavoro devono annunciarsi in quanto tali alla competente cassa di compensazione. È competente una cassa di compensazione professionale, se il datore di lavoro è membro della relativa associazione fondatrice, altrimenti la cassa di compensazione del Cantone in cui il datore di lavoro ha la propria sede o il proprio domicilio.

 

A ogni versamento del salario il datore di lavoro deve dedurre i contributi del salariato e versarli periodicamente, insieme con i propri, alla propria cassa di compensazione. Inoltre, deve comunicare alla cassa i dati personali e il numero d’assicurato dei propri dipendenti. All’inizio dell’anno successivo effettua con essa il conteggio dei contributi dovuti sui salari pagati. A seconda della somma dei salari, i datori di lavoro versano mensilmente o trimestralmente contributi d’acconto, fissati dalla cassa di compensazione in base alla somma dei salari presumibile. Una volta effettuato il conteggio annuale dei salari, la cassa di compensazione fissa l’ammontare definitivo dei contributi dovuti dal datore di lavoro e procede al conguaglio con i contributi d’acconto già versati.

Come e quando deve essere presentata la dichiarazione dei salari annuale?

I datori di lavoro trasmettono la dichiarazione die salari (salario determinante) per via elettronica tramite il portale «connect.swissmem» o tramite ELM.

 

I datori di lavoro devono conteggiare i salari entro 30 giorni dal termine del periodo di conteggio. La dichiarazione dei salari deve quindi pervenire alla cassa di compensazione al più tardi il 30 gennaio. Per le dichiarazioni dei salari presentate successivamente possono essere applicati gli interessi di mora.

Cosa si intende per pagamento posticipato del salario?

Per pagamento posticipato del salario si intende il versamento effettuato non immediatamente alla fine un determinato periodo di paga. Ciò avviene ad esempio nel caso di quote di utile, provvigioni, gratifiche, retribuzioni di consigli d’amministrazione e tantièmes.

Come viene accertato l’obbligo di contribuzione sui pagamenti posticipati?

Per accertare l’obbligo di contribuzione sui pagamenti posticipati è determinante il momento in cui è stato prestato il lavoro e non quello in cui viene versato il salario. Ciò significa che i contributi sono dovuti sui pagamenti posticipati se il salariato, nel momento in cui ha prestato il lavoro, era assicurato e soggetto all’obbligo di contribuzione.

Qual è il momento determinante per il calcolo dei contributi?

Per calcolare i contributi sui pagamenti salariali posticipati è determinante il momento in cui viene versato il salario e non quello in cui è stato prestato il lavoro. Ciò significa che il calcolo del contributo viene effettuato secondo i tassi, le franchigie e i limiti massimi vigenti al momento del versamento del salario.

In quali casi il datore di lavoro deve indicare separatamente i pagamenti posticipati?

Il datore di lavoro deve indicare separatamente nell’attestazione salariale i pagamenti posticipati se

 

  • il pagamento è stato effettuato a favore di una persona assicurata che nell’anno del versamento non si trova più alle sue dipendenze.
  • le disposizioni sull’obbligo contributivo sono state modificate tra il momento in cui è stato prestato il lavoro e quello in cui viene versato il salario.

In questi casi il datore di lavoro deve indicare con esattezza, nella colonna «durata di contribuzione», a quali mesi il pagamento posticipato si riferisce, distinguendo gli anni civili. Solo così la cassa di compensazione è in grado di registrare correttamente il reddito della persona assicurata nel suo conto individuale, evitando in tal modo qualsiasi pregiudizio nel calcolo della rendita.

 

Il datore di lavoro non deve indicare separatamente nel certificato di salario i pagamenti posticipati non menzionati summenzionati, ma può indicarli insieme ai salari versati per l’anno civile in corso.

I datori di lavoro devono pagare contributi sulle indennità di perdita di guadagno per chi presta servizio e in caso di maternità e sulle indennità giornaliere?

Sì. Anche le indennità di perdita di guadagno per chi presta servizio e in caso di maternità o paternità e le indennità giornaliere dell’AI, dell’AD e dell’assicurazione militare sono soggette a contribuzione.

Si devono conteggiare contributi su tutti i salari?

No. Se il salario non supera i CHF 2'300.00 l’anno per ogni salariato, di regola non si devono conteggiare contributi; in caso contrario i contributi AVS/AI/IPG/AD vanno prelevati sul salario complessivo. Tutte le retribuzioni concesse dal datore di lavoro per un’attività devono essere sommate.

I beneficiari di rendite AVS sono soggetti all’obbligo contributivo?

Le persone che pur avendo raggiunto l’età di riferimento esercitano ancora un’attività lucrativa continuano a versare i contributi all’AVS/AI/IPG, ma non all’assicurazione contro la disoccupazione (AD). Esse beneficiano però di una franchigia di CHF 1'400.00 al mese o CHF 16'800.00 all’anno sulla quale non devono versare contributi. Questi ultimi vengono quindi percepiti sulla quota del reddito che eccede CHF 1'400.00 al mese o CHF 16'800.00 all’anno.

Stefan Schmid

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