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Assegni familiari

Quali sono i diversi tipi di assegni familiari?

  • L’assegno per i figli:
    Dalla nascita fino al compimento del 16° anno di età o fino all’acquisizione del diritto all’assegno di formazione
     
  • L’assegno di formazione:
    Dall’inizio della formazione post-obbligatoria, ma al più presto dal compimento del 15° anno di età; dai 16 anni compiuti per i figli che frequentano ancora la scuola dell’obbligo. L’assegno di formazione è concesso fino alla conclusione della formazione, ma al più tardi fino al compimento del 25° anno di età
     
  • Gli assegni di nascita e di adozione:
    Solo se previsti dal cantone
     
  • Versamento dell'importo differenziale:
    La persona che non percepisce gli assegni familiari poiché non costituisce il primo avente diritto può richiedere il versamento dell’importo differenziale. Se gli assegni familiari sono più elevati nel cantone/paese dove lavora che non nel cantone/paese del primo avente diritto, la differenza tra i due importi può essere versata alla persona che non percepisce gli assegni familiari, a patto che quest’ultima adempia le condizioni previste.

Quale genitore ha diritto agli assegni familiari?

Un figlio dà diritto a un solo assegno familiare. Se più persone adempiono le condizioni per la riscossione degli assegni familiari per lo stesso figlio, vi è concorso di diritti e gli assegni familiari vengono versati secondo l’ordine di priorità seguente, determinante non solo per i genitori, ma anche per altri aventi diritto:

  1. La persona che esercita un’attività lucrativa;
  2. La persona che ha l’autorità parentale o che l’aveva fino alla maggiore età del figlio;
  3. In caso di autorità parentale in comune o se nessuno degli aventi diritto ha l’autorità parentale, è considerata avente diritto in primo luogo la persona presso la quale il figlio vive prevalentemente o è prevalentemente vissuto fino alla maggiore età; in caso di separazione o di divorzio, il diritto agli assegni familiari spetta dunque in primo luogo al genitore che si occupa del figlio;
  4. Se entrambi gli aventi diritto vivono con il figlio, la precedenza è data a chi lavora nel cantone di domicilio del figlio;
  5. Se entrambi gli aventi diritto o nessuno dei due lavorano nel cantone di domicilio del figlio, gli assegni familiari sono versati alla persona con il reddito da attività lucrativa dipendente soggetto all’AVS più elevato. Se ambedue esercitano un’attività indipendente, il diritto agli assegni familiari spetta a chi percepisce il reddito più elevato.

Al secondo avente diritto spetta l’importo differenziale se nel suo cantone la legge prevede assegni familiari superiori a quelli versati al primo avente diritto. Le persone prive di attività lucrativa non hanno diritto al versamento dell’importo differenziale.

Cosa significa l'obbligo d'informare?

Il beneficiario degli assegni familiari deve comunicare immediatamente alla CAF, tramite il datore di lavoro, ogni cambiamento che possa influenzare il diritto agli assegni familiari. Il datore di lavoro è tenuto a comunicare immediatamente alla CAF ogni cambiamento o evento che possa influenzare il diritto agli assegni familiari (vedesi esempi seguenti).

  • Nascita di un figlio
  • Decesso di un figlio
  • Adozione di un figlio
  • Inizio di un affidamento
  • Termine di un affidamento
  • Inizio della formazione del figlio (apprendistato, studio ecc.)
  • Termine / rescissione o modifica di un contratto di apprendistato del figlio
  • Cambio di domicilio del figlio

Anche i cambiamenti della situazione personale del beneficiario degli assegni (vedesi esempi seguenti) devono essere comunicati.

  • Separazione duratura
  • Divorzio
  • Matrimonio / seconde nozze
  • Dissoluzione del nucleo familiare
  • Inizio o fine della disoccupazione
  • Reddito da indennità giornaliere di malattia / infortunio
  • Cumulo di assegni familiari percepiti per lo stesso figlio sia dal padre che dalla madre (concorso di diritti)

Cosa succede al diritto agli assegni familiari durante un'incapacità lavorativa?

Il diritto agli assegni familiari sorge e decade con il diritto al salario. In caso di impedimento al lavoro, ad esempio per malattia o infortunio, gli assegni familiari vengono erogati per il mese in cui è sorto l'impedimento al lavoro e per i tre mesi successivi, e ciò a prescindere dal fatto che venga riscosso un salario o una prestazione assicurativa.

Indennità di perdita di guadagno

Come viene regolato il pagamento quando si presta servizio durante il tempo libero?

Se il datore di lavoro versa al dipendente l'intero stipendio durante il periodo di servizio, l'indennità è generalmente dovuta al datore di lavoro (art. 19 cpv. 2 LPGA e art. 21 cpv. 2 OIPG). Questo vale anche se il datore di lavoro non subisce svantaggi materiali a causa del servizio del dipendente oppure non viene causata alcuna assenza per motivi del servizio (ad esempio, servizio nel fine settimana o corsi serali).

 

Questa regola si applica indipendentemente dal tipo e dalla durata del servizio. È irrilevante che il servizio sia svolto in parte o interamente al di fuori dell'orario di lavoro o che la posizione dell'interessato nell'azienda sia tale che il servizio non gli impedisca di svolgere pienamente le proprie attività lavorative.

Come occorre procedere in caso di smarrimento del modulo IPG?

In caso di smarrimento del modulo IPG, la cassa di compensazione può rilasciare un duplicato. A tal fine è necessario fornire una copia del libretto di servizio (pagina con i dati anagrafici, pagina con i periodi di servizio e pagina con l'indirizzo di residenza) o il certificato dell'esercito riguardo al servizio svolto.

Qual è il salario iniziale corrispondente alle norme locali per gli apprendisti uscenti e studenti e come può essere richiesto?

Durante i giorni di reclutamento e la scuola reclute, tutte le reclute hanno diritto a un'indennità di base di CHF 69.00 al giorno. Al termine della formazione di base, l'indennità di perdita di guadagno è calcolata sulla base del reddito percepito prima del servizio.

 

Coloro che hanno appena terminato un apprendistato o gli studi e che scelgono di entrare in servizio in ferma continuata immediatamente dopo il termine della loro formazione sono svantaggiati, poiché la loro base salariale è la stessa di un apprendista o di una persona che non esercita alcuna attività lucrativa. Pertanto, è possibile far calcolare la retribuzione in base al salario iniziale corrispondente alle norme locali.

 

Ha dovuto entrare in servizio immediatamente (cioè nelle 4 settimane al massimo) dopo aver terminato il Suo apprendistato o studio? Allora La preghiamo di inviarci la copia del Suo AFC/CFP o l'attestato di conseguimento/non conseguimento della laurea, datato dall'istituto scolastico. Il diritto sarà verificato retroattivamente. Per beneficiare di un'indennità basata sul salario iniziale corrispondente alle norme locali nella Sua regione, dovrà presentare la relativa domanda alla cassa di compensazione. Essa non esamina automaticamente il Suo diritto a un'indennità più elevata.

 

Per gli studenti che proseguono gli studi dopo il servizio militare non sussiste alcun diritto al salario iniziale corrispondente alle norme locali. In modo analogo, nemmeno il conseguimento della maturità o della maturità professionale dà diritto al salario iniziale corrispondente alle norme locali come base per il calcolo dell'indennità, in quanto questi diplomi forniscono semplicemente la possibilità di intraprendere degli studi universitari, ma non costituiscono una qualifica professionale.

Entro quando deve essere presentato il modulo IPG?

Secondo l’art. 20 della Legge federale sulle indennità perdita di guadagno, il diritto alle indennità non versate a persone che hanno prestato servizio si estingue cinque anni dopo la fine del servizio che dà diritto alle indennità.

Indennità di maternità

A quali condizioni si acquisisce il diritto all’indennità di maternità?

ll diritto all’indennità di maternità nasce se la madre

  • era assicurata obbligatoriamente ai sensi della Legge sull'AVS durante i nove mesi precedenti la nascita del bambino. In caso di parto prematuro questo periodo è ridotto a
    • 6 mesi in caso di parto prima del 7° mese di gravidanza;
    • 7 mesi in caso di parto prima dell'8° mese di gravidanza;
    • 8 mesi in caso di parto prima del 9° mese di gravidanza;
  • e durante questo periodo ha esercitato un'attività lucrativa per almeno cinque mesi.

Sono riconosciuti anche i periodi d’assicurazione e di esercizio di un’attività lucrativa compiuti in Stati dell’UE o dell’AELS. Questi sono comprovati dal modulo E104, richiesto all'istituto assicurativo estero competente.

Il congedo di maternità può essere differito?

Con la modifica del 01.07.2021, il diritto all'indennità decorre sempre dal giorno della nascita, la possibilità di rinvio è stata abolita.

Qual è l'impatto sulle prestazioni se il bambino deve rimanere in ospedale per almeno 14 giorni subito dopo la nascita?

La durata del diritto è prolungata per il numero di giorni di ospedale, ma per un massimo di 56 giorni. Solo le donne che svolgono un'attività lucrativa al momento del parto e che riprendono un'attività lavorativa dopo il congedo di maternità hanno diritto a tale estensione.

 

L'indennità di maternità, che in genere viene corrisposta per 98 giorni, viene estesa in base alla durata del ricovero ospedaliero, ma per un massimo di 56 giorni. Pertanto, dopo il parto possono essere corrisposte al massimo 154 indennità giornaliere.

Cosa bisogna considerare se uno dei genitori muore dopo la nascita?

Se la madre muore entro 14 settimane dalla nascita del bambino, il diritto passa al genitore superstite. Il padre o la moglie della madre riceve 14 settimane di congedo compensato in aggiunta alle due settimane di congedo di paternità. Il congedo deve essere fruito in un'unica soluzione subito dopo il decesso della madre.

 

Se il neonato deve rimanere in ospedale per un periodo più lungo subito dopo la nascita, il genitore superstite può chiedere un'estensione del diritto al risarcimento in caso di morte della madre.

 

Allo stesso tempo, in caso di decesso del padre o della moglie della madre, la madre ha diritto a due settimane di congedo entro sei mesi dalla nascita del bambino, di cui può usufruire con le stesse modalità del congedo di paternità.

Indennità di paternità

A quali condizioni si acquisisce il diritto all’indennità di paternità?

ll diritto all’indennità di paternità nasce se il padre

  • è il padre legale al momento della nascita del figlio o lo diventa nei sei mesi seguenti e
  • era assicurato obbligatoriamente ai sensi della legge sull’AVS durante i nove mesi immediatamente precedenti la nascita del figlio. In caso di nascita prematura questo periodo si riduce a
    • 6 mesi in caso di parto prima del 7° mese di gravidanza;
    • 7 mesi in caso di parto prima dell'8° mese di gravidanza;
    • 8 mesi in caso di parto prima del 9° mese di gravidanza;
  • e durante questo periodo ha esercitato un’attività lucrativa o ha ricevuto IPG per almeno cinque mesi.

Possono essere riconosciuti anche i periodi d’assicurazione e di esercizio di un’attività lucrativa compiuti in Stati dell’UE o dell’AELS.

Cosa cambierà a partire dal 01.07.2022, in seguito all'approvazione del «matrimonio per tutti»?

La coniuge della madre, che è considerata l'altro genitore ai sensi dell'art. 255a cpv. 1 CC, avrà diritto al congedo e all'indennità di paternità sulla base del rapporto di parentela stabilito ai sensi dell'art. 255a cpv. 1 CC. Tuttavia, questo vale solo per i bambini nati a partire dal 01.07.2022 e senza effetto retroattivo. Per poterne beneficiare, i genitori devono inoltre essere sposati al momento della nascita.

Cosa bisogna considerare se uno dei genitori muore dopo la nascita?

Se il padre del bambino o la moglie della madre muoiono, la madre del bambino ha diritto a due settimane di congedo entro sei mesi dalla nascita del bambino. Il congedo può essere fruito con le stesse modalità del congedo di paternità.

Indennità di assistenza

Chi ha diritto all'indennità di assistenza?

L'indennità di assistenza è destinato ai genitori il cui figlio minorenne soffre di un grave danno alla salute e ha quindi un maggiore bisogno di compagnia e assistenza. I genitori che soddisfano i requisiti per l'indennità di assistenza hanno diritto al relativo congedo e all’indennità di perdita di guadagno.

Quando un figlio è considerato avere gravi problemi di salute?

Un figlio ha gravi problemi di salute, se

  • si è verificato un cambiamento radicale dello stato di salute fisica o psichica;
  • il decorso o l’esito di questo cambiamento è difficilmente prevedibile, oppure se va considerata l’eventualità di un danno permanente o del decesso;
  • sussiste un bisogno particolarmente elevato di assistenza da parte dei genitori;
  • e almeno un genitore deve interrompere l’attività lucrativa per assistere il figlio.

I gravi problemi di salute vanno distinti da malattie e infortuni di poco conto. I primi richiedono un’assistenza intensiva da parte dei genitori.

Oltre ai genitori, altre persone possono avere diritto all'indennità di assistenza?

Il patrigno o la matrigna può avere diritto all’indennità di assistenza, a condizione che viva nel stesso nucleo familiare di uno dei genitori avente l’autorità parentale e la custodia parentale, siano esse esclusive o congiunte. Se sussiste un rapporto di filiazione con i due genitori, il patrigno o la matrigna ha diritto all’indennità di assistenza soltanto se uno dei genitori rinuncia del tutto al proprio diritto.

 

I genitori affidatari hanno diritto all’indennità se hanno accolto durevolmente il bambino in affido nel proprio nucleo familiare per prendersene cura ed educarlo. I genitori affidatari sono riconosciuti come tali se accolgono minori al di fuori della casa dei genitori e se l’autorità competente ha rilasciato loro un’autorizzazione in tal senso.  

I genitori hanno diritto all'indennità di assistenza se il figlio presenta una disabilità pregressa?

La disabilità non costituisce di per sé un grave problema di salute ai sensi della legge. Non sussiste pertanto alcun diritto all’indennità di assistenza, se lo stato di salute del figlio disabile è stabile. I genitori di un figlio disabile vi hanno diritto solo se il suo stato di salute peggiora notevolmente. Concretamente, deve essersi verificato un cambiamento radicale del suo stato di salute fisica o psichica e il decorso di questo cambiamento essere difficilmente prevedibile oppure deve essere considerata l’eventualità di un danno permanente o crescente oppure del decesso. Inoltre, deve sussistere un bisogno particolarmente elevato di assistenza da parte dei genitori e almeno un genitore deve interrompere l’attività lucrativa per assistere il figlio.

In che modo i genitori possono ripartirsi il congedo?

I due genitori hanno diritto complessivamente a un congedo di 14 settimane, ossia a 98 indennità giornaliere, che possono percepire entro un termine quadro di 18 mesi. Possono decidere la ripartizione che meglio si adatta alla loro situazione. Ad esempio, se entrambi i genitori esercitano un’attività lucrativa, di regola hanno diritto a sette settimane ciascuno, ma è possibile che un solo genitore prenda 14 settimane; oppure che uno prenda dieci settimane e l’altro quatro. In caso di disaccordo, hanno diritto a sette settimane ciascuno. Va rilevato che se uno solo dei genitori esercita un’attività lucrativa, può comunque fruire del congedo e percepire l’indennità di assistenza. Il fatto che un genitore non eserciti un’attività lucrativa non impedisce infatti a quello che lavora di beneficiare del congedo e di ricevere la relativa indennità.

Quale cassa di compensazione è responsabile del pagamento dell'indennità a entrambi i genitori?

Per il versamento dell’indennità è competente una sola cassa di compensazione. Se entrambi i genitori prendono giorni di congedo per assistere il figlio, è competente la cassa di compensazione del genitore che riceve la prima indennità giornaliera.

Indennità di adozione

Entrambi i genitori possono usufruire del congedo d'adozione se sono lavoratori dipendenti?

Se entrambi i genitori esercitano un’attività lucrativa, potranno ripartirsi liberamente le due settimane di congedo, ma non fruirne simultaneamente.

Esiste un diritto anche per l'adozione del figlio del proprio coniuge o compagno?

Non sono previste indennità per i genitori che adottano il figlio del proprio coniuge o compagno.

Indennità giornaliere dell'AI

Come viene calcolato l'importo dell'indennità giornaliera AI?

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera in base al reddito, l'indennità di base ammonta all'80% del reddito percepito prima dell'insorgenza del danno alla salute. All'indennità di base si aggiungono eventuali prestazioni per i figli e detrazioni per vitto e alloggio.

 

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera durante la prima formazione professionale, l'importo dell'indennità giornaliera dipende dal tipo di formazione in questione.

Cosa succede se l'AI copre le spese di vitto e l'alloggio?

Se l'AI paga interamente il vitto e l'alloggio durante il provvedimento di integrazione, viene effettuata una detrazione dall'indennità giornaliera:

  • Detrazione massima di CHF 10.00 per persone con figli a carico
  • Detrazione massima di CHF 20.00 per le persone senza figli

Se l'AI paga vitto e alloggio durante la prima formazione professionale, non viene effettuata alcuna detrazione dall'indennità giornaliera.

In quali casi viene versata una prestazione per figli?

Le prestazioni per figli sono subordinate al diritto agli assegni per i figli o agli assegni di formazione. Ciò significa che se l'altro genitore ha diritto agli assegni familiari, non viene corrisposta alcuna prestazione per figli in aggiunta all'indennità giornaliera di invalidità. Gli assegni familiari per lavoratori dipendenti, autonomi o disoccupati hanno la precedenza sulla prestazione per figli dell'AI. Solo se l'altro genitore non svolge alcun'attività lavorativa e non è iscritto all'assicurazione contro la disoccupazione, la prestazione per figli dell'assicurazione d'invalidità ha la priorità.

 

Nella disposizione viene indicato che un eventuale diritto alle prestazioni per figli deve essere segnalato alla cassa di compensazione. Quest'ultima esaminerà il diritto alla prestazione per figli non appena avrà ricevuto l'avviso.

Dove si possono presentare le note spese?

Le spese non vengono rimborsate dalla cassa di compensazione. Si prega di presentare le note spese all'ufficio AI del proprio cantone di residenza.

Quando viene versata l'indennità giornaliera dell'assicurazione per l'invalidità?

Intorno al giorno 20 di ogni mese, la cassa di compensazione invia una lettera al rispettivo centro d'integrazione dove confermare i giorni di presenza e di assenza della persona assicurata. Dopo aver ricevuto la conferma, ma non prima del primo giorno lavorativo del mese successivo, le indennità giornaliere vengono pagate in arretrato.

Quante indennità giornaliere dell'AI vengono versate al mese?

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera in base al reddito, vengono pagati i giorni effettivi del mese.

  • Esempio:
    Periodo dal 05.05.2022 al 31.05.2022 = 27 indennità giornaliere

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera durante la prima formazione professionale, vengono erogate 30 indennità giornaliere al mese.

  • Esempio:
    Periodo dal 05.05.2022 al 31.05.2022 = 26 indennità giornaliere (massimo 30 indennità giornaliere - 4 giorni di assenza)

Contributi dei datori di lavoro

Quali sono i miei obblighi generali di datore di lavoro?

I datori di lavoro devono annunciarsi in quanto tali alla competente cassa di compensazione. È competente una cassa di compensazione professionale, se il datore di lavoro è membro della relativa associazione fondatrice, altrimenti la cassa di compensazione del Cantone in cui il datore di lavoro ha la propria sede o il proprio domicilio.

 

A ogni versamento del salario il datore di lavoro deve dedurre i contributi del salariato e versarli periodicamente, insieme con i propri, alla propria cassa di compensazione. Inoltre, deve comunicare alla cassa i dati personali e il numero d’assicurato dei propri dipendenti. All’inizio dell’anno successivo effettua con essa il conteggio dei contributi dovuti sui salari pagati. A seconda della somma dei salari, i datori di lavoro versano mensilmente o trimestralmente contributi d’acconto, fissati dalla cassa di compensazione in base alla somma dei salari presumibile. Una volta effettuato il conteggio annuale dei salari, la cassa di compensazione fissa l’ammontare definitivo dei contributi dovuti dal datore di lavoro e procede al conguaglio con i contributi d’acconto già versati.

Come e quando deve essere presentata la dichiarazione dei salari annuale?

I datori di lavoro trasmettono la dichiarazione die salari (salario determinante) per via elettronica tramite il portale «connect.swissmem» o tramite ELM.

 

I datori di lavoro devono conteggiare i salari entro 30 giorni dal termine del periodo di conteggio. La dichiarazione dei salari deve quindi pervenire alla cassa di compensazione al più tardi il 30 gennaio. Per le dichiarazioni dei salari presentate successivamente possono essere applicati gli interessi di mora.

Cosa si intende per pagamento posticipato del salario?

Per pagamento posticipato del salario si intende il versamento effettuato non immediatamente alla fine un determinato periodo di paga. Ciò avviene ad esempio nel caso di quote di utile, provvigioni, gratifiche, retribuzioni di consigli d’amministrazione e tantièmes.

Come viene accertato l’obbligo di contribuzione sui pagamenti posticipati?

Per accertare l’obbligo di contribuzione sui pagamenti posticipati è determinante il momento in cui è stato prestato il lavoro e non quello in cui viene versato il salario. Ciò significa che i contributi sono dovuti sui pagamenti posticipati se il salariato, nel momento in cui ha prestato il lavoro, era assicurato e soggetto all’obbligo di contribuzione.

Qual è il momento determinante per il calcolo dei contributi?

Per calcolare i contributi sui pagamenti salariali posticipati è determinante il momento in cui viene versato il salario e non quello in cui è stato prestato il lavoro. Ciò significa che il calcolo del contributo viene effettuato secondo i tassi, le franchigie e i limiti massimi vigenti al momento del versamento del salario.

In quali casi il datore di lavoro deve indicare separatamente i pagamenti posticipati?

Il datore di lavoro deve indicare separatamente nell’attestazione salariale i pagamenti posticipati se

 

  • il pagamento è stato effettuato a favore di una persona assicurata che nell’anno del versamento non si trova più alle sue dipendenze.
  • le disposizioni sull’obbligo contributivo sono state modificate tra il momento in cui è stato prestato il lavoro e quello in cui viene versato il salario.

In questi casi il datore di lavoro deve indicare con esattezza, nella colonna «durata di contribuzione», a quali mesi il pagamento posticipato si riferisce, distinguendo gli anni civili. Solo così la cassa di compensazione è in grado di registrare correttamente il reddito della persona assicurata nel suo conto individuale, evitando in tal modo qualsiasi pregiudizio nel calcolo della rendita.

 

Il datore di lavoro non deve indicare separatamente nel certificato di salario i pagamenti posticipati non menzionati summenzionati, ma può indicarli insieme ai salari versati per l’anno civile in corso.

I datori di lavoro devono pagare contributi sulle indennità di perdita di guadagno per chi presta servizio e in caso di maternità e sulle indennità giornaliere?

Sì. Anche le indennità di perdita di guadagno per chi presta servizio e in caso di maternità o paternità e le indennità giornaliere dell’AI, dell’AD e dell’assicurazione militare sono soggette a contribuzione.

Si devono conteggiare contributi su tutti i salari?

No. Se il salario non supera i CHF 2'300.00 l’anno per ogni salariato, di regola non si devono conteggiare contributi; in caso contrario i contributi AVS/AI/IPG/AD vanno prelevati sul salario complessivo. Tutte le retribuzioni concesse dal datore di lavoro per un’attività devono essere sommate.

I beneficiari di rendite AVS sono soggetti all’obbligo contributivo?

Le persone che pur avendo raggiunto l’età di riferimento esercitano ancora un’attività lucrativa continuano a versare i contributi all’AVS/AI/IPG, ma non all’assicurazione contro la disoccupazione (AD). Esse beneficiano però di una franchigia di CHF 1'400.00 al mese o CHF 16'800.00 all’anno sulla quale non devono versare contributi. Questi ultimi vengono quindi percepiti sulla quota del reddito che eccede CHF 1'400.00 al mese o CHF 16'800.00 all’anno.

Indennità di partenza

In quali casi le prestazioni sociali al termine del rapporto di lavoro sono parzialmente o totalmente esenti da contribuzione?

Certe condizioni, le prestazioni sociali del datore di lavoro sono parzialmente o totalmente esenti da contribuzione in caso di previdenza professionale insufficiente o di licenziamento per motivi aziendali. Le prestazioni possono essere versate in forma di rendite (p. es. le rendite transitorie) e di indennità in capitale (p. es. le indennità di partenza versate al termine del rapporto di lavoro). Le casse di compensazione convertono le rendite in capitale.

Quali prestazioni in caso di previdenza professionale insufficiente vengono escluse dal salario determinante?

Le prestazioni versate dal datore di lavoro al termine di un rapporto di lavoro pluriennale sono escluse dal salario determinante per ogni anno intero in cui il salariato non era assicurato nella previdenza professionale, fino a un importo pari alla metà della rendita di vecchiaia minima mensile vigente al momento del versamento.

Quali prestazioni in caso di previdenza professionale insufficiente fanno parte del salario determinante?

L’importo eccedente la metà della rendita di vecchiaia minima mensile fa parte del salario determinante. L’importo del salario conseguito non conta.

Prestazioni sociali in caso di licenziamento per motivi aziendali: Cosa s’intende per motivi aziendali?

Per motivi aziendali s’intendono la chiusura, la fusione e la ristrutturazione di un’azienda.

Quali prestazioni in caso di licenziamento per motivi aziendali sono escluse dal salario determinante?

In caso di licenziamento per motivi aziendali, sono escluse dal salario determinante le prestazioni il cui importo non supera quattro volte e mezza della rendita di vecchiaia massima annua.

In caso di licenziamento per motivi aziendali quale parte delle prestazioni fa parte del salario determinante?

In caso di licenziamento per motivi aziendali la parte delle prestazioni che supera un importo pari a quattro volte e mezza la rendita di vecchiaia massima annua (CHF 129'060.00 nel 2022) fa parte del salario determinante. L’importo del salario conseguito non conta. Le prestazioni versate sotto forma di rendita vanno convertite in capitale, vale a dire che è necessario determinare il loro valore attuale. Il valore attuale di una rendita corrisponde al capitale che dovrebbe essere investito al tasso d’interesse tecnico al momento della partenza per effettuare i versamenti futuri, tenuto conto della probabilità di vita. Per la conversione viene utilizzato un fattore provvisorio.

Prosecuzione volontaria dell’assicurazione obbligatoria

Quali altre assicurazioni possono essere mantenute?

Previdenza professionale

Il mantenimento dell’AVS/AI permette di rimanere affiliati anche alla previdenza professionale.

 

Assicurazione contro gli infortuni

In caso di distacco in uno Stato non contraente la persona interessata continuerà ad essere coperta dall’assicurazione contro gli infortuni per due anni. Su richiesta, l’assicuratore-infortuni competente può prolungare questo periodo fino ad un massimo di sei anni.

 

Assicurazione malattie

I lavoratori distaccati all’estero per un periodo limitato rimangono assoggettati all’obbligo assicurativo in Svizzera durante due anni (l'assicurazione di base). L’assicuratore-malattie competente può prolungare la copertura assicurativa fino ad un massimo di sei anni. L'impatto sulle coperture assicurative supplementari dovrebbe essere chiarito in anticipo con l'assicurazione sanitaria competente.

 

Assegni familiari

I lavoratori che continuano ad essere assicurati presso l’AVS hanno diritto agli assegni familiari svizzeri. Il loro importo è adattato al potere d’acquisto del Paese di residenza.

Servizio web IPG

Quale sistema serve per utilizzare il servizio web IPG?

Il sistema UKA Solutions della ditta HRM Systems AG.

Come bisogna procedere per impostare il servizio web IPG?

Non appena ci avrà comunicato il Suo interesse per il servizio web IPG, informeremo HRM Systems AG. Il team di progetto di HRM Systems AG La contatterà e definirà con Lei i passi successivi. Il produttore del software vi supporterà e vi accompagnerà durante l'introduzione del servizio web IPG. Lo scambio attivo tra HRM Systems AG e la Cassa di compensazione Swissmem garantisce un'introduzione rapida e senza intoppi.

Quali allegati devono essere presentati?

Per una domanda IPG, abbiamo bisogno del questionario IPG (in formato PDF) per poter chiarire immediatamente con l'esercito, la protezione civile o il servizio civile nel caso di eventuali inesattezze. Ciò avviene principalmente nei casi in cui il tipo di servizio o la durata del servizio indicati non corrispondono ai dati forniti dal Seodor (dati riportati dalle forze armate).

 

Per l'indennità di maternità sono necessari il modulo di domanda per l'indennità di maternità, il certificato di nascita e il foglio paga degli ultimi dodici mesi prima del parto.

Il questionario IPG o la domanda per indennità di maternità devono contenere la firma?

Sì, abbiamo tuttora bisogno del questionario IPG con la firma del contabile e della persona che presta servizio. Si tratta di un requisito legale per garantire che non si tratti di un duplicato. Non è più obbligatorio che Lei, in quanto datore di lavoro, apponga la Sua firma, poiché l'invio digitale attraverso la trasmissione con UKA Solutions è equiparato a una firma e a una conferma della veridicità della dichiarazione.

 

Anche la domanda per indennità di maternità deve essere firmata.

Anche le domande d'indennità di paternità possono essere presentate via servizio web?

Purtroppo non ancora. La contatteremo volentieri non appena ciò sarà possibile.

Delegazione permanente degli assegni familiari

Quali sono i vantaggi della delega permanente?

Vantaggi per l'affiliato:

  • Alleggerimento per l'affiliato, in quanto il destinatario completa/risponde alle mansioni che lo riguardano autonomamente (il lavoro amministrativo viene delegato al destinatario)
  • I casi ricorrenti (mansioni) sono automaticamente delegati al dipendente interessato
  • Possibilità di inoltrare i documenti al dipendente interessato direttamente dal connect

Vantaggi per il dipendente:

  • Riceve la richiesta di presentare i documenti tramite e-mail e ha la possibilità di trasmetterli in forma elettronica direttamente alla cassa di compensazione (procedura accelerata)
  • Può contrassegnare gli allegati come confidenziali (in questo caso il datore di lavoro non ha nessun accesso al documento)
  • Può posticipare la data di scadenza per la presentazione del certificato di formazione
  • Riceve una notifica/sollecito immediatamente prima della scadenza di una mansione

Il reparto Risorse Umane ha ancora una panoramica dei casi in sospeso e può visualizzarli?

Sì. Nel connect, è possibile scegliere il filtro «Delegato» in modo che siano visibili le attività in sospeso e quelle completate. Anche documenti caricati dal dipendente sono visibili agli utenti connect. Solo se il dipendente ha contrassegnato i documenti caricati come confidenziali, questi non sono consultabili.

A che cosa bisogna prestare attenzione quando si assegna la funzione della delega permanente?

Le consigliamo di informare in anticipo i Suoi dipendenti che d'ora in poi riceveranno delle e-mail direttamente dalla cassa di compensazione, per evitare che queste e-mail vengano classificate come e-mail di phishing. Inoltre, è sempre molto utile inviare ai dipendenti interessati la «Guida alla delega permanente per il personale».

 

È altrettanto importante inserire gli indirizzi di posta elettronica nel connect.